…e che forse non conosceranno mai un letto; Ho incontrato anziani con la pelle avvizzita
dal sole e dalle sofferenze, vissuti, come fantasmi,
ai margini di una società in esplosiva espansione. Donne velate, vittime da sempre. Ho fotografato con umiltà i loro volti.
Ho letto nel loro sguardo la fierezza di essere Indiani.”
“Le immagini non potranno mai rappresentare completamente le emozioni che si provano durante un viaggio”, in particolare come quello fatto da me di recente nell’India Sacra.
E’ un mondo che difficilmente si riesce a descrivere se non vivendo in diretta la quotidianità, fatta di odori forti, colori vivi e situazioni intense, una miscela dalla formula magica che, solo così, riesce ad innescare sensazioni uniche.
Bisogna riuscire a calarsi nella realtà indiana e guardare i loro volti, ognuno dei quali è sapiente scrigno di cultura religione ed esperienza.
Le rughe, che quasi sempre solcano i loro visi, sono come impronte lasciate dalla sofferenza quotidiana, volta alla difficile sopravvivenza, “come acqua che, giorno dopo giorno, scava la pietra”.
Non è solo di questa parte del mondo; la sofferenza e la povertà esistono purtroppo ancora in molti paesi.
Ma l’India è unica nel rappresentarla. Come una grande spugna, riesce ad impregnarsi di qualsiasi nuova realtà lasciando inalterata la sua vera origine; rimane testimone del cambiamento ma, allo stesso tempo, ricca della propria memoria storica.
Da questo viaggio ho ricavato due proiezioni, una dedicata ai “Volti”, mappa geografica dell’animo umano, l’altra dedicata al “Fiume Gange” (di prossimo inserimento nel blog). Con tutte le sue contraddizioni e tradizioni, dalle immagini forti e difficili da comprendere dalla nostra cultura, a meno di uno sforzo profondo nel cercare di accettare “il diverso” come stimolo unico per capire noi stessi.
Una grande difficoltà, questa volta è stata quella di trovare delle musiche che rappresentassero tutto questo.
La musica deve potersi coniugare con l’immagine senza alterarne il significato, è sicuramente un artefatto ma nello stesso tempo aiuta a suscitare emozioni anche in chi non le ha vissute .