“….vince l’onestà con cui si affronta il proprio materiale umano e lo si riverbera nell’arte”.
” Simone Graziano”
Perugia Palazzo della Penna
“Ciò che colpisce nei grandi è la capacità di stare dentro la musica, trasferendo la propria esperienza quasi per osmosi senza alcun tipo di formula o “metodo” pedagogico, senza alcun tipo di arroganza o supponenza. La musica passa attraverso gli ascolti, gli aneddoti, anche i silenzi tra una domanda e l’altra, tra un pezzo ed un altro. Mi risulta evidente che l’unico significato di fare musica è la ricerca di un proprio suono, al di là di ogni distinzione tra i vari generi musicali, al di là di ogni compromesso col mondo esterno. Vince l’onestà con cui si affronta il proprio materiale umano e lo si riverbera nell’arte”.
Lo aveva postato, Simone Graziano, parlando della sua esperianza al seminario di Tim Berne. Ascoltandolo a Perugia ho provato la stessa emozione nel trovarmi davanti ad “un grande”, che per osmosi, e riuscito perfettamente a trasferire sensazioni e vibrazioni.
Il fascino di Perugia con il suo centro storico preso d’assalto da giovani e anziani, uniti dalla stessa passione e, nel cuore della città, tra le mura di una residenza gentilizia cinquecentesca, il chiostro del Palazzo della Penna, hanno fatto da cornice ad un concerto eccezionale.
Qui non sono necessarie le recensioni per descriverne il talento, è sufficiente chiudere gli occhi, lasciarsi travolgere e sconvolgere dalle note, per sentirsi immersi nell’alchimia dell’arte.
Recensioni
“Frontal” di Simone Graziano. E’ uscito per Auand Records nel maggio 2013 ed è stato subito acclamato dalla critica specializzata come “una tra le migliori produzioni del 2013”. Ma Frontal è prima di tutto un gruppo. Composto da alcuni tra i migliori talenti del jazz italiano: Simone Graziano al piano, Gabriele Evangelista al contrabbasso, Stefano Tamborrino alla batteria, il newyorkese David Binney al sax alto, Dan Kinzelman al sax tenore.
«…certamente una delle migliori uscite discografiche di questa prima metà anno, e meriterebbe un riconoscimento anche al di fuori dei confini nazionali». (Crisafi, Musica Jazz, Agosto 2013)
«…Frontal è un disco che conferma come i giovani e preparati jazzisti italiani possano rapportarsi con illustri ospiti americani senza timori riverenziali e far progredire la loro musica proprio grazie all’effettuazione di questo tipo di esperienze» (Montano, Jazz Convention, Giugno 2013)
«…Pieno di energia e freschezza nelle trame sonore, di respiro e rigore nelle forme, di riferimenti vasti e sceltissimi, complesso e godibilissimo…». (Russo, La Repubblica, Maggio 2013)
«…Graziano, con Frontal, esprime un’estetica avanzata e avventurosa, salvaguardando senza nostalgie, come valori ancora decisivi: tema, arrangiamento e melodia, all’interno di una scrittura di notevole capacità descrittiva…» (Carradori, Il Giornale delle Musica, Settembre 2013)
Bollino Jazzit Likes It: «…Nel complesso si apprezzano sia le vibranti esecuzioni, sia le composizioni originali ed ispirate» (Mirti, JazzIt, Settembre 2013)
«…Un cd che intriga al suo primo ascolto per il suono moderno che si potrebbe tranquillamente ascoltare in club di New York… una musica che vale la pena di avere nel proprio lettore, sempre pronta a stupirci» (D. S. per Jazz Colours)