Il Re prende Moglie
Swaziland
La cerimonia prende il nome dal corteo di canne che fiancheggia il letto del fiume. Dall’antica tradizione zulu, la danza tratteggia l’offerta di migliaia di cannicci per la manutenzione del palazzo del re.
La Reed dance è un’occasione di insegnamento della cultura zulu. Le donne più anziane della comunità infatti insegnano alle giovani il rispetto per il proprio corpo nudo e fortificano l’usanza di mantenere la verginità fino al giorno del matrimonio.
Per l’evento le ragazze indossano izigege e izinculuba, splendidi abiti tradizionali, congiuntamente a cavigliere, bracciali, collane e cinture colorate. Fasce di colori diversi indicano se la giovane donna è già fidanzata.
Nei costumi tradizionali, che prevedono il seno scoperto, quasi a richiamare l’arcaica natura, le ragazze danzano davanti alla corte agitando, come in un canto di guerra, le canne tagliate nei giorni precedenti, per ricostruire il recinto in paglia della casa della regina.
La seconda fase della festa prevede l’educazione, delle giovani donne da parte delle sorelle maggiori, alla vita coniugale e la preparazione per la femminilità.
Nella tradizione zulu è un grande onore per le fanciulle essere invitate a partecipare alla Reed dance e rappresenta una fonte di grande dignità e di orgoglio per le loro famiglie e comunità.
Le strade che si colorano della danza delle canne corrono da nord, dalla capitale, si snodano attraverso il lussureggiante verde dei campi di canne da zucchero della North Coast, portandosi sulle dolci colline e sulle valli, avvolti nei ricordi silenziosi dei fieri scontri della guerra anglo-zulu, risalenti allo scorso secolo.
Le giovani donne si preparano a formare un lungo corteo guidato dalla principessa capo, una delle figlie del re zulu.
Ognuna delle ragazze si affrettano a scegliere una canna da un grosso mucchio. Le canne vengono tagliate dal letto del fiume e simboleggiano il potere di cui è investita la natura.
Le canne riflettono una connessione profonda con l’origine del popolo zulu, la leggenda racconta che l’antenato originale del popolo zulu è emerso da un canneto.
La canna intatta simboleggia la verginità della giovane. E grida di gioia, canti e balli celebrano la verginità, la correttezza, l’unità, la vita.
La Reed dance è un’occasione di insegnamento della cultura zulu. Le donne più anziane della comunità infatti insegnano alle giovani il rispetto per il proprio corpo nudo e fortificano l’usanza di mantenere la verginità fino al giorno del matrimonio.
Per l’evento le ragazze indossano izigege e izinculuba, splendidi abiti tradizionali, congiuntamente a cavigliere, bracciali, collane e cinture colorate. Fasce di colori diversi indicano se la giovane donna è già fidanzata.
Nei costumi tradizionali, che prevedono il seno scoperto, quasi a richiamare l’arcaica natura, le ragazze danzano davanti alla corte agitando, come in un canto di guerra, le canne tagliate nei giorni precedenti, per ricostruire il recinto in paglia della casa della regina.
La seconda fase della festa prevede l’educazione, delle giovani donne da parte delle sorelle maggiori, alla vita coniugale e la preparazione per la femminilità.
Nella tradizione zulu è un grande onore per le fanciulle essere invitate a partecipare alla Reed dance e rappresenta una fonte di grande dignità e di orgoglio per le loro famiglie e comunità.
Le strade che si colorano della danza delle canne corrono da nord, dalla capitale, si snodano attraverso il lussureggiante verde dei campi di canne da zucchero della North Coast, portandosi sulle dolci colline e sulle valli, avvolti nei ricordi silenziosi dei fieri scontri della guerra anglo-zulu, risalenti allo scorso secolo.
Le giovani donne si preparano a formare un lungo corteo guidato dalla principessa capo, una delle figlie del re zulu.
Ognuna delle ragazze si affrettano a scegliere una canna da un grosso mucchio. Le canne vengono tagliate dal letto del fiume e simboleggiano il potere di cui è investita la natura.
Le canne riflettono una connessione profonda con l’origine del popolo zulu, la leggenda racconta che l’antenato originale del popolo zulu è emerso da un canneto.
La canna intatta simboleggia la verginità della giovane. E grida di gioia, canti e balli celebrano la verginità, la correttezza, l’unità, la vita.
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