Terazìn


Terazìn

Il Führer regala una citta agli ebrei

Il 23 giugno 1944, in occasione della visita del delegato della Croce Rossa Internazionale, lo svizzero Maurice Rossel, Terazìn si trasforma in una ridente cittadina dove vengono costruiti in pochi giorni teatro scuola campo di calcio, e un padiglione per concerti.

Nel suo rapporto Rossel scrisse di aver visto una “normale città di provincia” e aggiunse: “Possiamo dire che abbiamo provato uno stupore immenso per il fatto di aver trovato nel ghetto una città che vive una vita quasi normale”.

La farsa era terminata come volevano i tedeschi. Una farsa che aveva visto i nazisti come registi, gli ebrei come attori e Rossel come spettatore.
La riuscita dell’inganno fece capire ai nazisti le potenzialità di quella messa in scena.

Rossel era stato già ad Auschwitz ma non aveva visto nulla di anomalo.
Il delegato della Croce Rossa non seppe vedere, forse non volle vedere dietro le apparenze.

I prigionieri-attori, terrorizzati dalle conseguenze di qualsiasi atto che avesse potuto far sospettare qualcosa, impersonarono il loro ruolo.

Quando l’auto di Rossel si allontanò dal campo la vera vita di Theresienstadt riprese nel pieno del suo orrore.
Dal 28 settembre al 28 ottobre 1944 da Theresienstadt partirono undici treni che portarono ad Auschwitz, verso la morte, 18.402 persone.

Tra queste tutti gli attori della commedia.

“il lager della propaganda”

 

Torna a “i miei viaggi”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.